Capazappone…la Primavera!!!

Insomma, la primavera quest’anno non ha voluto farci visita, ma la nostra voglia di rinascita non ci ha abbandonato… e neanche il basilico! Allora ho pensata di metterla in un cocktail, ma prima avevo bisogno di individuare cosa potesse ingabbiarla in un tumblr. Alla fine, in fila dal fruttivendolo per la scorta casalinga, una signora ha chiesto un po’ di odori ed al prezzemolo ed al sedano sono state aggiunte dei bellissimi e profumatissimi ciuffetti di basilico…ed ho subito pensato che nulla più del basilico richiama la freschezza e la rinascita della natura nell’orto. Trovato il protagonista adesso bisognava metterlo nel bicchiere, si ma come lo preparo e quale alcolico gli abbino, cosa c’è di più fresco del gin tonic? Ed ecco a voi il capazappone liberamente ispirato al più blasonato basil smash.

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Vermicelli allo Scammaro…Pasta, Amore e Libertà

Vermicelli allo Scammaro…Pasta, Amore e Libertà!!!

Dicono che i carboidrati non sono l’ideale di sera ma ho una voglia tremenda di un piatto di vermicelli allo scammaro come li sa fare solo mia moglie. In realtà, sono una variante, noi non aggiungiamo aglio e prezzemolo perché non lo gradiamo ma, Io, ci metto una spolverata di pecorino o un po’ di pan grattato… mia moglie, all’inizio, quando vedeva sta cosa… mi lanciava quell’occhiataccia che i napoletani doc riservano ai provincialotti… ma poi col tempo ha imparato anche lei ad accettare questa mia libertà…. della serie pasta, amore e libertà!

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Giacaranda…Il Cilento Racconta!!!

Il Cilento racconta tante storie. Narra di una natura incontaminata che sfocia nel blu del mare, di una terra aspra e dura da zappare, ma che dona frutti unici. Racconta di mani segnate dai calli, di muli sovraccarichi e di fazzoletti neri avvolti intorno ai capelli delle donne. Racconta dell’eterna lotta vissuta dai suoi abitanti… Con le sue contraddizioni, con il suo elogio alla lentezza, ma soprattutto, con i suoi segreti ben celati alla vista. Continua a leggere “Giacaranda…Il Cilento Racconta!!!”

Palazzo Seneca ed il suo Ristorante Vespasia … La Bella Vita!!!

Cosa è che vi fa sentire bene? Quale è il vostro concetto di “Bon Vivre” per dirla alla francese? O ancora, utilizzando un gergo in uso nel napoletano,  cosa è che vi fa “Pariare”?

Ognuno di noi ha una sua idea, una sua visione della “Bella Vita”, la ricerca del benessere, inteso come stare bene,  è un fattore comune a tutti. Gli uomini, in generale, hanno idealizzato  il benessere con il possesso, con il danaro, quello che veniva definito da San Francesco come lo “Sterco del Diavolo” … ma siamo certi che il benessere, “La Bella Vita” sia da accomunare solo e soltanto a questi 2 aspetti?

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La montanara… Oggi a otto!!!

Oggi a otto, era la litania che si sentiva risuonare per le strade di Napoli a significare che, anche se senza soldi, potevi mangiare una pizza fritta o una montanara, oggi per poi pagarla tra 8 giorni. Delle montanare se ne fa menzione a partire dalla fine del 1500, periodo in cui nacque il cibo da strada a Napoli. Figlia diretta della zeppola o pasta cresciuta, non è chiaro il nome da cosa abbia avuto origine, molto probabilmente dall’usanza dei montanari di cibarsi di pane molto unto, condito con salsa di pomodoro.

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Masseria Guida …’O Piennolo!!!

‘O Piennolo del Vesuvio è uno dei simboli di Napoli, per la sua bontà, facilità d’utilizzo e reperibilità durante tutti e 12 i mesi dell’anno,  da centinaia di anni, ha guadagnato il cuore dei napoletani ed un posto sul presepe.

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Il pomodorino del piennolo viene coltivato sulle pendici del Vesuvio, i contadini nel corso degli anni ne hanno selezionato maniacalmente i diversi cultivar e biotipi. L’unicità sta nel fatto che le scocche o ciocche, di varietà diverse di pomodori,  vengono legate tra di loro a formare un unico corpo…il famoso piennolo. Masseria Guida è proprio questo una commistione di elementi disgiunti: l’orto, l’arte, la tradizione e questi uniti a grappolo formano un prodotto degno di nota.

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Il ristorante si trova alle Pendici del Vesuvio abbarbicato su un fianco dello “sterminator Vesevo”. Parcheggi ed in pochi passi raggiungi il loro orto attraversando un ponticello sospeso su uno degli antichi canaloni che servivano al fluire delle acque in tempi remoti.

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L’orto è ben curato e vi accoglie con quello che sono i simboli del Vesuvio, i pomodorini sia gialli che rossi, diversi alberi delle famose crisommole e poco più in sù si staglia la Masseria Guida. Lungo il vialetto degli arredi, che poi ho scoperto essere opere d’arte, molto simpatici, sono di un artista napoletano che riadatta oggetti di uso quotidiano. In questo caso delle carriole si trasformano in colorate poltrone. Camminando tra i piccoli appezzamenti di erbe aromatiche ed ortaggi di stagione, un’altra installazione, un bellissimo cavalluccio a dondolo di 2 metri ed oltre.

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Ci accomodiamo nella bella sala, la ristrutturazione è stata fatta senza stravolgere l’essenza dell’edificio originale, mettendo in risalto il bellissimo soffitto a volta in pietra, il portone d’ingresso, il vecchio è imponente torchio…c’è persino un pozzo artesiano!!!

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Le sale sono intime e curate ed al piano di sotto c’è una interessante cantina con il soffitto in vetro che lascia intravedere le centinaia di bottiglie presenti sugli scaffali.

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Il menù è vario, con portate sia di mare che di terra ed i piatti incuriosiscono. Dall’entrè servita si inizia a capire il tipo di cucina che ci attende, innovativa ma molto legata alla tradizione ed al territorio.

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Una frolla salata con ricotta di fuscella e provola, a farle compagnia un pomodorino del loro orto, il controsto che ne risulta tra il sapido ed il dolce della pasta frolla e della ricotta è interessante.

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Nel menù ci sono le capesante e non possiamo esimerci da ordinarle, rappresentano uno dei miei pallini gastronomici e  la descrizione del piatto mi incuriosisce non poco.

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Capesante alla carbonara e crema di broccolo romano, buona la cottura, ottimo l’accostamento con lo zabaione.  La nota croccante del guanciale, la frescezza del cavolo e la sapidità del pecorino e del fagiolino di mare appena accennata costruiscono un ottimo piatto.

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Continuiamo con un secondo antipasto espressione della loro essenza con tutti ingredienti provenienti dall’orto che circonda la masseria.

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Una lavagna sulla quale stanno scrivendo giorno dopo giorno la loro storia: al centro i pomodori ed alcuni ortaggi di loro produzione, ai lati una serie di piatti tradizionali molto ben eseguiti.

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Fiorilli ripieni di ricotta, parmigianina di melanzane, fuori croccante e morbida da sciogliersi in bocca dentro.

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ed infine il peperone ripieno ed una gustosa crocchetta di patate.

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Le star restano, in ogni caso, i loro ortaggi, cotti in maniera da esaltarne il sapore e la freschezza.

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Il primo è un raviolo ripieno di parmigiana, la pasta ha un bel colore verde acceso perchè fatta utilizzando il profumatissimo basilico, a copertura  una fonduta di fiordilatte abbrustolita .

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La salsa di pomodoro utilizzata è molto dolce e poco acida, non mi sono potuto esimere dal dal fare la scarpetta…secondo me è il miglior complimento che possa ricevere un cuoco!!!

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I piatti classici e gli ingredienti sono il loro cavallo di battaglia, l’ho capito subito da come si leccava i baffi mio figlio mentre gustava i suoi candellotti alla genovese.

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I dolci freschi, estivi,  molto equilibrati nei sapori, mi sarei aspettato almeno una nota di testa a caratterizzarli, ma nel complesso non male. Yogurt,  more e sorbetto al  limone.

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Cremoso al cioccolato, cannella ed arancia.

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In definitiva una bella esperienza dove elementi della tradizione come la cucina, il luogo, l’orto ben si amalgamano alla moderna ristrutturazione della masseria, agli accostamenti innovativi nei piatti, alla freschezza dei giovani proprietari ed al garbo dei camerieri di sala.

Tuna Restaurant …l’odore del mare!!!

Vi siete mai chiesti che odore ha il mare? Mia nonna mi diceva sempre che ha il profumo dello iodio e respirare aria di mare è molto salutare, fa venire fame!!! Io la fame da piccolo non l’ho mai avuta… la fame. Di aria di mare ne respiravo tantissima e mentre lo facevo, mi chiedevo come mai, pur essendo il mare blu, la tintura di iodio fosse di un rosso carico e che bruciasse così tanto. Più in là negli anni scoprii che lo iodio è l’elemento numero 53 della tavola chimica di colore blu scuro e che se riscaldato emette un odore pungente e nauseante… Non l’ho mai detto a mia nonna ed ancora devo capire perchè brucia!!! Continua a leggere “Tuna Restaurant …l’odore del mare!!!”

Macelleria Hamburgheria Da Gigione …Il Compleanno!!!

Oggi sono entrato nella tana del bianconiglio, l’ho fatto in punta di piedi, l’ho fatto con rispetto, l’ho fatto con timore. Grazie ad un contest su Yelp ho avuto la fortuna di essere invitato alla presentazione del nuovo menù in occasione del compleanno,  3 anni di attività, della più che famosa macelleria hamburgheria di Pomigliano D’arco. Mi aspettavo una paninoteca e mi son ritrovato nel paese delle meraviglie per i food addicted. Etichettare da Gigione come posto dove è possibile mangiare un gustoso panino è riduttivo, aggiungerei quasi offensivo!!! Da Gigione è la casa di una famiglia che ha dedicato la sua esistenza alla ricerca dei sapori …sapori di un tempo. Ogni portata è stata creata e pensata per suscitare un ricordo, una emozione, per stuzzicare i sensi…ma soprattutto ogni piatto è pensato!!!

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Pizzeria Fratelli Salvo… I Corazzieri!!!

I Salvo pizzaioli da generazioni sono una istituzione a Napoli e dintorni. Locale funzionale e moderno con grandi vetrate e dove il banco funge da palcoscenico a dare la giusta importanza alla prima attrice del locale .. la Pizza. Sul sito c’è scritto che non si accettano prenotazioni e che i tempi di attesa e servizio sono davvero minimi e vi assicuro che è davvero così !!! Hanno una organizzazione di stampo militare :). All’ingresso uno dei corazzieri Salvo, li riconoscete tutti per la stazza, che vi indica il tavolo.

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Qualche minuto arriva il menù ed il cameriere che con tanto di auricolare è pronto a prendere l’ordinativo. Abbiamo scelto qualche frittura ed il baccalà in pastella per antipasto. Il baccalà è fritto molto bene e la pastella somiglia molto alla tempura, umido e poco sapido, materia prima ottima e cottura perfetta.

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La pizza è quella che è difficile da dimenticare, io ho preso una fuori carta con ingredienti di stagione, pecorino, pancetta e fave, neanche a dirlo impasto leggerissimo tanto da fartene desiderare una seconda al posto del dolce :).

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La carta dei vini è bella corposa, con possibilità di optare anche per il singolo calice ….mi sa che io ho sbagliato a scegliere la birra, mi rifarò la prossima volta.